Dio decide, gli uomini non se ne rendono conto – Matteo 26: 1-29

Matteo 26: 1-29 – Dio decide gli uomini non se ne accorgono

1 Quando Gesù ebbe finito tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli: 2 «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso».
3 Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote che si chiamava Caiafa, 4 e deliberarono di prendere Gesù con inganno e di farlo morire. 5 Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non accada qualche tumulto nel popolo».


6 Mentre Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso, 7 venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. 8 Veduto ciò, i discepoli si indignarono e dissero: «Perché questo spreco? 9 Quest’olio si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri». 10 Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me. 11 Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. 12 Versando quest’olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei».


14 Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti, 15 e disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento. 16 Da quell’ora cercava il momento opportuno per consegnarlo.
17 Il primo giorno degli azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo la Pasqua?» 18 Egli disse: «Andate in città dal tale e ditegli: “Il Maestro dice: ‘Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te, con i miei discepoli'”». 19 E i discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono la Pasqua.
20 Quando fu sera, si mise a tavola con i dodici.
21 Mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico: Uno di voi mi tradirà». 22 Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono a dirgli uno dopo l’altro: «Sono forse io, Signore?» 23 Ma egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24 Certo, il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell’uomo se non fosse mai nato». 25 E Giuda, il traditore, prese a dire: «Sono forse io, Rabbì?» E Gesù a lui: «Lo hai detto».


26 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». 27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. 29 Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

1. La fine dei discorsi, l’inizio del vangelo

  1. I cinque discorsi che strutturano il vangelo di Matteo:
    1. sono la parte più importante del vangelo
    2. servono a preparare la fine che è la parte più importane
  2. Quale termine compare in questo passo per la prima volta?
  3. Qual è il dettaglio storico preciso che Matteo fornisce?
  4. Il fatto che Gesù venga messo a morte indica che:
    1. La situazione è sfuggita al controllo di Dio
    2. Tutto è sotto il controllo di Dio che guida nei minimi dettagli questa morte.
  5. Perché Gesù viene messo a morte a Pasqua ?
  6. Come vorrebbero catturare Gesù i capi del popolo ?

2. Un regalo gratuito e inconsapevole

  1. Cosa indica il gesto di questa donna?
  2. A cosa somiglia questo gesto se pensiamo a quello che facciamo noi in chiesa?
  3. Cosa significa simbolicamente ungere Gesù?
  4. La donna è consapevole che quello che lei fa non è solo un gesto di amore e di devozione?
  5. Perché questo ci dimostra ancora che Dio controlla tutto?

3. Il gesto opposto di Giuda

  1. Possiamo dire che il gesto di Giuda è il contrario di quello della donna?
  2. Giuda è consapevole del significato del suo gesto?
  3. Perché lo fa?
  4. Perché Gesù escogita quel piano per celebrare la Pasqua? Di madare i discepoli avanti, da un uomo che non conoscono?

4. Il clima amorevole della cena.

  1. Il samo 2 dice che “Dio si fa beffe dell’uomo”. Questo significa che Dio prende in giro l’uomo e ride?
  2. I discepoli capiscono tutto mentre Gesù dà loro il pane e il vino?
  3. Perché possiamo dire che Dio è veramente sovrano su tutto?