Cos’è l’uomo?

Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
(Gen 1:27)
La scorsa settimana abbiamo iniziato una nuova serie di predicazioni sull’Antico Testamento. Lo scopo di questa serie è di vedere e capire aspetti dottrinali presenti nella prima metà della Bibbia e come questi elementi sono inscindibili dal Nuovo Testamento. Domenica scorsa abbiamo studiato insieme la creazione, con particolare attenzione alla centralità di Dio in essa. Abbiamo ricordato che Dio ci si presenta, nella Genesi, come creatore. Questa è la prima caratteristica che troviamo di Dio nella Bibbia, prima ancora della santità, dell’amore, della giustizia.  Abbiamo sentito che partendo dal Dio creatore possiamo arrivare alla piena comprensione del Dio salvatore e redentore.
Questa mattina vorrei soffermarmi in maniera particolare su un aspetto della creazione, quello che ci riguarda più da vicini: la creazione dell’uomo e della donna. Chi, o meglio cosa, è l’uomo? Sono molto grato ad internet in queste occasioni perché mi permette di fare delle ricerche su Google per leggere le opinioni delle persone invece di dover andare per strada e parlare con degli sconosciuti. Ecco alcune risposte che ho trovato:
  • L’uomo è un animale. Ma a differenza di tutti gli altri animali noi abbiamo una capacità di pensiero superiore che ci permette di tendere alla perfezione o alla distruzione a secondo dell’uso che ne facciamo.
  • L’uomo è l’animale più cattivo che possa esistere visto che sta distruggendo il pianeta con l’inquinamento!
  • Ogni essere umano è un essere concettuale. Come tale, ogni individuo vive al servizio di se stesso e di nessun altro.
  • L’uomo è un essere vivente, e l’unico, fino a prova contraria, ad essere dotato di ragione.
  • Un essere che è sopravvissuto si è adattato ed evoluto grazie al cervello.
E infine una delle mie preferite: – L’uomo è l’uomo. Ma cos’è allora l’uomo?
Vediamo insieme. Il brano da cui vorrei partire è Genesi 1:26-31.
(Gen 1:26)  Poi Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.
(Gen 1:27)  Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
(Gen 1:28)  Dio li benedisse; e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra”.
(Gen 1:29)  Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, e ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento.
(Gen 1:30)  A ogni animale della terra, a ogni uccello del cielo e a tutto ciò che si muove sulla terra e ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento”. E così fu.
(Gen 1:31)  Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu sera, poi fu mattina: sesto giorno.
Prendo in prestito le parole che un teologo ha usato per intraprendere lo studio della creazione dell’uomo.
“Occorre ora parlare della creazione dell’uomo, innanzitutto perché è il più nobile ed eccellente capolavoro in cui appaiono la giustizia di Dio, la sua sapienza e la sua bontà. Inoltre,…, non possiamo conoscere Dio chiaramente e con certezza se non interviene parallelamente la conoscenza di noi stessi. Vi sono due aspetti della conoscenza di noi stessi: quali siamo stati formati nella nostra prima origine e in seguito la condizione in cui siamo precipitati dopo la caduta di Adamo.” (G. Calvino, Istituzioni).
Nei versetti che abbiamo letto insieme notiamo Dio ha creato l’uomo a sua immagine, amministratore su tutto quello che era stato creato, e maschio e femmina. Sono questi i tre punti che vorrei approfondire insieme a voi, in particolare il primo.
  1. (Gen 1:27)  Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio
Dio crea Adamo ed Eva a sua immagine. Cosa vuol dire che l’uomo è stato creato ad immagine di Dio? Innanzitutto il testo biblico ci ricorda che l’uomo non è che una immagine creata, è soltanto un’immagine. L’autore della Genesi con questa espressione sottolinea il fatto che l’uomo non soltanto non è l’originale, ma soprattutto non è niente senza l’originale. Sebbene l’essere umano sia stato creato ad immagine egli è infinitamente più piccolo del Dio che lo ha creato. Adamo, da adama che in ebraico vuol dire terra, non è paragonabile al Dio che è in cielo (Ecclesiaste 5:2).
Al tempo stesso, però, non ci dobbiamo dimenticare che l’essere umano è quanto di più simile a Dio nella creazione. Il salmista esprime bene questo concetto nel salmo 8
Psa 8:4-5  che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura?  (5)  Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore a Dio, e l’hai coronato di gloria e d’onore.
È opportuno soffermarsi sul fatto che l’uomo è stato creato ad immagine di Dio. In genere credo che quando parliamo della creazione ad immagine di Dio pensiamo al fatto che Dio è il prototipo, l’originale che è stato usato come modello. Questo è sicuramente vero e penso sia abbastanza evidente la differenza che c’è tra l’uomo e il resto del creato. Ma c’è anche un altro modo per leggere questo versetto.  Immagine infatti può riferirsi all’uomo in quanto creato per essere immagine di Dio. Il termine ebraico selem, immagine, indica generalmente un’immagine concreta, come ad esempio una statua o un idolo creata per rappresentare qualcosa o qualcuno. Secondo questa interpretazione noi siamo creati in immagine di Dio, per essere l’immagine di Dio.  Ecco cosa questo vuol dire
“Se l’uomo è l’immagine … (l’uomo) appartiene alla realtà visibile, come conviene ad un’immagine.  Ma soprattutto l’uomo viene definito per mezzo del rapporto che intrattiene con Dio: egli sarà la rappresentazione creata dal suo Creatore, il riflesso terreno della sua Gloria.” (Blocher, La Creazione, 103).
Se l’uomo è l’immagine di Dio, e non solo ad immagine di Dio, leggiamo in maniera nuova anche il comandamento che vieta all’uomo di creare immagini e raffigurazioni di Dio. Noi stessi siamo l’immagine di Dio, e non abbiamo bisogno di nient’altro per rappresentare Dio.
Dio nel sesto giorno ha creato l’uomo a sua immagine, puro, in modo che potesse godere di una piena comunione con lui. Ma la scelta di Adamo ed Eva, di disobbedire a Dio, ha cambiato tutto. L’uomo continua ad essere ad immagine di Dio, ma è diventato “l’ombra mostruosa di se stesso” (Blocher, 116), con una immagine di Dio che non è del tutto cancellata ma “orribilmente deformata” (Calvino, I, xv, 4). Una delle conseguenze più visibili di questa deformazione la troviamo nel modo in cui l’essere umano maltratta il proprio prossimo, invece di onorarlo in quanto rappresentazione terrena di Dio. Nel mondo antico, per esempio, molte popolazioni erano governate da re, tiranni, che affermavano di avere legami speciali con un dio. La Genesi dice no, il legame con il Dio creatore è lo stesso per tutta l’umanità. E questo vale anche oggi: tutti gli esseri umani sono creati ad immagine di Dio, e non ce ne sono di più importanti o nobili di altri.
  1. Gen 1:28  Dio li benedisse; e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra”. Dio crea l’uomo e la donna a sua immagine e nella sua immagine e ordina loro di soggiogare la terra. L’essere umano ha un posto speciale nella creazione perché è l’unico essere creato che riceve il compito di dominare, l’unico che è chiamato a riflettere questa caratteristica di Dio che è il dominatore dell’universo.  Questo non vuol dire che l’essere umano è chiamato a usare la forza bruta per dominare la terra, bensì attraverso una amministrazione piena di cura e di amore della quale dover rendere conto al Creatore. Dio domina con amore e giustizia e l’essere umano, suo rappresentante in terra, deve fare lo stesso. Gli effetti negativi sulla terra, frutti di scelte egoistiche e scellerati di noi esseri umani dimostrano chiaramente che abbiamo fallito nel nostro compito. Il peccato di Adamo ha delle ripercussioni non soltanto sulla nostra vita ma anche in tutto quello che ci circonda.
  1. Infine l’ultima osservazione. (Gen 1:27)  Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Il genere umano è stato creato maschio e femmina. Entrambi, sia l’uomo che la donna, hanno il privilegio di essere stati creati ad immagine di Dio. Non c’è distinzione di importanza per Dio tra l’uomo e la donna, uno non è migliore dell’altro. Questo non vuol dire necessariamente che l’uomo e la donna siano uguali, altrimenti non ci sarebbe stata una distinzione nella creazione. Abbiamo visto che Dio crea con ordine e anche nella creazione dell’uomo e della donna c’è ordine e non caos. Il rapporto fra l’uomo e la donna è di corrispondenza e non di interscambiabilità. Questa distinzione è chiara sin dalla Genesi dove l’uomo è chiamato ish mentre la donna, pur mantenendo una radice comune, viene chiamata isha.  Nella creazione però Dio mette in evidenza la uguale umanità dei due sessi, il comune possesso da parte dell’uomo e della donna della stessa natura e della loro forte affinità. L’apostolo Paolo, nella lettera ai Corinzi, presenta molto bene la posizione dell’uomo e della donna davanti a Dio.
1Co 11:11-12  D’altronde, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna.  (12)  Infatti, come la donna viene dall’uomo, così anche l’uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio.
Ovviamente anche questo aspetto della creazione è stato intaccato dal peccato. A partire dall’antichità, dove Aristotele considerava la donna di natura diversa e inferiore, fino ai giorni nostri, dove spesso alle donne non vengono offerte le stesse possibilità e gli stessi diritti che vengono concessi agli uomini.
Abbiamo visto come l’uomo sia stato creato: ad immagine e nell’immagine di Dio, con un compito ben preciso e uomo e donna. Abbiamo visto che a causa del peccato originale la condizione dell’uomo, e di tutto ciò che gli è attorno, è drasticamente, e drammaticamente, cambiata. Dopo la caduta nel peccato, l’uomo, che era stato creato per essere in comunione con Dio, per essere il suo rappresentante in terra dove doveva onorare e prendersi cura degli animali così come di altri esseri umani, sia uomini che donne, manifesta in tanti modo la sua ribellione e la sua natura. Siamo condannati ad una spirale discendente? La risposta è no, no se nella tua vita interviene Cristo.
Come ho detto all’inizio questa serie di predicazioni ci vuole aiutare a capire meglio la Bibbia e il piano di Dio. Attraverso il racconto della creazione capiamo ancora meglio il piano di Dio per l’uomo, cosa egli vuole per tutti noi, capiamo meglio cosa comporta l’opera del secondo Adamo, Gesù Cristo, venuto per ristabilire la condizione dell’uomo di fronte a Dio. Leggiamo insieme Colossesi 1:13-22
Col 1:13-22  Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio.  (14)  In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.  (15)  Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura;  (16)  poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.  (17)  Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.  (18)  Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato.  (19)  Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza  (20)  e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.  (21)  E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie,  (22)  ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili,
Nel piano di Dio era prestabilito che tutto fosse creato in vista di Gesù. Grazie al suo sacrificio sulla croce noi, che eravamo stranieri e nemici di Dio, abbiamo la piena riconciliazione. Questa riconciliazione ci purifica e santifica, ci porta alla condizione iniziale di Adamo. Grazie alla morte di Cristo ci spogliamo del vecchio uomo, con le sue abitudini, per indossare il nuovo uomo, ad immagine di Cristo che è la manifestazione dell’immagine di Dio.
Cos’è l’uomo? L’uomo è un essere creato, speciale nel modo in cui è stato creato, ad immagine di Dio ma pur sempre una creatura. Un essere creato da Dio per essere in comunione con lui e per essere il suo rappresentante in terra. In Cristo possiamo tornare ad essere al cospetto di Dio e a rappresentarlo. La sfida che troviamo nei versetti di oggi è di rappresentare Dio onorando il nostro prossimo, prendendoci cura della natura e dei diritti degli uomini e delle donne.
Non posso dirvi come dobbiamo applicare questi principi nella nostra vita ma posso darvi qualche idea. Se siamo l’immagine di Dio dobbiamo impegnarci a vivere in modo degno, degno dell’originale. Allo stesso modo se ogni essere umano è creato ad immagine di Dio allora non posso maltrattare chi è diverso da me, come ad esempio il migrante, o l’emarginato di turno o colui che non la pensa come me. Se Dio ci chiama a soggiogare la terra, dobbiamo impegnarci in quanto cristiani a difendere la natura che ci circonda, a limitare, ad esempio, gli sprechi, l’uso di materie difficilmente riciclabili e così via. In Cristo Dio ci chiama ad evitare estremizzazioni maschiliste o femministe ma a ritrovare la giusta armonia e corrispondenza tra uomo e donna.