Cambiare il mondo – Matteo 12: 13-30

Matteo 12: 13-30 Come cambiare il mondo?


14 I farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui, per farlo morire. 15 Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là; molti lo seguirono ed egli li guarì tutti; 16 e ordinò loro di non divulgarlo, 17 affinché si adempisse quanto era stato detto per bocca del profeta Isaia:
18 «Ecco il mio servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l’anima mia si è compiaciuta.
Io metterò lo Spirito mio sopra di lui,
ed egli annuncerà la giustizia alle genti.
19 Non contenderà, né griderà
e nessuno udrà la sua voce sulle piazze.
20 Egli non triterà la canna rotta
e non spegnerà il lucignolo fumante,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia.
21 E nel nome di lui le genti spereranno».


22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, in modo che il muto parlava e vedeva. 23 E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?»
24 Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l’aiuto di Belzebù, principe dei demòni». 25 Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere. 26 Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno? 27 E se io scaccio i demòni con l’aiuto di Belzebù, con l’aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo, essi stessi saranno i vostri giudici. 28 Ma se è con l’aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio. 29 Come può uno entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli la sua roba, se prima non lega l’uomo forte? Allora soltanto gli saccheggerà la casa. 30 Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

Intro

Qualcuno di voi ha mai avuto il desiderio di cambiare il mondo? Di rivoluzionarlo, di renderlo migliore di quello che è?

Forse molti di noi non hanno questa ambizione, ma da sempre ci sono pensatori, filosofi che danno vita ad interi sistemi filosofici, politici o religiosi che hanno come fine quello di cambiare il mondo. Ne sappiamo qualcosa con tutto quello che hanno proposto o imposto le diverse ideologie che hanno dominato il XX secolo, e che oggi risultano fallite…

Questa preoccupazione non era estranea neppure ai contemporanei di Gesù che pur forti della loro fede in Dio, erano animati da una serie di interpretazioni che li portavano ad aspettarsi importanti cambiamenti del mondo, tenendo conto di Dio, della sua legge e del luogo in cui erano. I farisei ad esempio erano un movimento importante, di protesta e di impegno che aveva presa sul popolo di Israele. Scioccati dalla presenza degli stranieri nel loro stato, prima i greci di Alessandro Magno, poi i romani, cercano di cambiare il loro mondo con un rispetto ossequioso della legge. Osservare scrupolosamente la legge è la via per cambiare la società, secondo loro e per questo sono così ossessivi nel rispetto dei comandamenti. Altri gruppi, come gli zelotivolevano invece cambiare il loro mondo giudaico con una guerra civile armata, capace di espellere fisicamente il nemico. Questi si aspettano che arrivi il Figlio di Davide, ma come un guerriero armato a dare soccorso a chi si sta impegnando per cacciare i romani. Esistono anche altri gruppi meno noti come gli esseni, che i vangeli non menzionano mai ma di cui si può avere qualche indizio dallo stile di vita di Giovanni Battista. Questi più che cambiare il mondo decidono di evitarlo, ritirandosi a fare vita monastica nel deserto, considerando che ormai la terra di Israele è contaminata e la corretta linea sacerdotale tsadocita (dal sacerdote Tsadok) è interrotta. Cosa ha da dire un passo come quello che abbiamo davanti oggi a questi diversi gruppi? Come si ripercuoto il messaggio che Gesù dà a questi gruppi sulla nostra società?

1. I farisei, cambiare il mondo con la legge?

Il passo si apre con una condanna dei farisei contro Gesù. Ci fa pensare a quelle fatwa di cui sentiamo dire oggi nel mondo islamico, che gruppi di estremisti lanciano contro qualche intellettuale che minaccia la credibilità del Corano. Cosa ha mai fatto di tanto grave Gesù per dover essere messo a morte dai farisei? Probabilmente non si tratta del singolo episodio appena narrato della guarigione dell’uomo dalla mano secca, ma di più fatti che hanno portato i farisei a non poterne più di Gesù. Faccia una breve rassegna dei fatti “gravi” commessi da Gesù che hanno indignato scribi e farisei:

  • Gesù si è ascritto la facoltà di rimettere i peccati, eguagliandosi dunque a Dio (Mt 9:3).
  • Gesù ha rimesso in discussione diverse pratiche divenute ormai tradizione, come il digiuno (Mt 9:14 e ss.), il sabato (Mt 12:1-12)
  • Ha operato numerosissime guarigioni miracolose dimostrando di avere un modo di guarire diverso da quello di altri taumaturgi, in quanto queste guarigioni rivelavano lo spirito di Dio. Già in Mt 9: 34 i farisei avevano detto che: “Scaccia i demoni per opera del principe dei demoni”.

Questo basta a far sì che vogliano addirittura fare morire Gesù? Forse noi oggi diremmo di no, ma bisogna calarci in quel contesto e in quella psicologia. Il rispetto della vita era forse in termini di diritti umani diverso di quanto non lo sia oggi, ma credo che il cuore del problema vada visto proprio nelle aspettative dei farisei. I farisei sono convinti che per cambiare il mondo si debba osservare la legge nel mondo in cui loro stessi lo hanno concepito. Un affronto alla tradizione, alla credibilità del loro gruppo, o alla veridicità del loro messaggio mette in crisi tutto, e il mondo non cambia più. Il loro problema è dunque nella loro convinzione, in una sorta di delirio di onnipotenza che si verifica laddove le condizioni da loro prestabilite si realizzino: se tutti osservano la legge come dicono loro, allora il mondo cambierà, ma Gesù benché faccia cose rivoluzionarie è un ostacolo al cambiamento.

Non è un caso che proprio i farisei siano così violenti, sembra quasi che la violenza che non esercitano sotto forma di guerra civile, la esercitino nel rispetto ossessivo e legalista della legge.

Stiamo attenti anche noi tutte le volte che smettiamo di usare la legge di Dio come un mezzo che libera l’uomo per trasformarlo in un mezzo che opprime l’uomo. Stiamo attenti quanto pensiamo di aver trovato un metodo per cambiare il mondo, perché il mondo non cambierà, come non cambiava quello di Gesù e la delusione che ne deriviamo rischia di farci diventare violenti. Violenti nelle conseguenze della delusione, o nel perdere fiducia nel vangelo. Che non aveva quelle pretese che gli abbiamo dato, o per lo meno non in quella forma.

2. Che mezzi usa il servitore?

È vero che abbiamo letto che Cristo smuove le montagne e non mancano nella Bibbia descrizioni catastrofiche in cui vediamo il mondo presente sconvolto e rinnovato completamente. Si tratta però di eventi escatologici, finali che segnano un cambiamento di mondo, e non il progressivo avanzamento del regno di Dio già in questo mondo.

L’immagine di Gesù che rispetto alla violenza omicida dei farisei si fa da parte e ne guarisce ancora di più è quasi ironica. Ma è molto importante la citazione dal profeta Isaia – la più lunga dell’Antico Testamento di tutto il vangelo di Matteo – che in modo ancora più chiaro configura chi sia il vero messia e in quale modo operi. Questo messia:

  • Ha una relazione prediletta, fondante, totalizzante con Dio: è in lui che si è compiaciuto, è su di lui che riposa il suo spirito, è lui che ama. Non si cambia il mondo in alcun mondo se il punto di partenza non è una relazione privilegiata con colui che ha creato il mondo
  • Porta avanti un’azione silenziosa. Non grida né si fa sentire e ciò che fa è spesso in segreto, invita anche a non farlo sapere troppo. Questa è la parte più difficile da accettare, perché bisogna accettare che ci siano cambiamenti profondi che però non si vedono, né si vede chi ne è l’autore…
  • L’azione è un’azione di giustizia e di cura rivolta alle genti, e agli ultimi, canne rotte e pezzetti di uno stoppino di candela quasi spenti, ma non del tutto. Non è un’azione che cambia le parti importanti della società, non è rivolta a potenti e persone in vista. Fa sperare le genti e fa trionfare la giustizia in questo modo nascosto.

Noi leggiamo nella storia di avanzate trionfali di parvenze di regno di Dio. Studiamo la società occidentale narrando sostanzialmente le guerre che gli stati si sono fatti tra di loro, studiamo le vicende e i cambiamenti di società che ci sono innegabilmente stati a colpi di spada prima e di bombe poi. Ma dietro le quinte c’è un’azione nascosta svolta da tanti seguaci del messia che si sono nascostamente occupati di canne rotte, di lucignoli fumanti, di bambini orfani, di persone malate, di invalidi, di disperati, di senza tetto che hanno vissuto ai margini della storia, e di cui non si saprà molto. Il mondo è molto cambiato il giorno in cui una bambina ha sorriso in un ospedale perché è guarita da una malattia e ha ricevuto conforto da una visita di una persona che la è andata a trovare, ma questo cambiamento non lo possiamo vedere!

Certamente ci saranno modo di essere sale e luce che condizioneranno il mondo in cui siamo in modo visibile e che comporteranno sconvolgimenti culturali tangibili, importanti e forse molto positivi, ma stiamo attenti a trascurare questa azione nascosta del regno di Dio, che non è meno importante, e spesso è anche la modalità secondo cui procede anche l’altra.

3. Legare l’uomo forte.

La risposta all’accusa reiterata contro Gesù di essere un indemoniato che scaccia demoni con il potere dei demoni stessi è affrontata da Gesù con quest’immagine di un regno diviso che non può reggere. I punti importanti sono due: se invece si capisce da dove viene l’esorcismo operato da Gesù, allora il regno di Dio è arrivato fino a voi! Gesù descrive la sua missione come una missione contro un uomo forte che le sue azioni contribuiscono a legare.

Come cambiare allora il mondo?

Gesù non era l’unico a fare esorcismi, egli stesso cita qui “i figli dei farisei” che scacciano anche loro demoni. È palese dal testo però che c’è una differenza tra gli esorcismi praticati da Gesù e quelli praticati da questi figli dei farisei. Mai sono stati presi questi per dei messia, e i loro esorcismi fanno probabilmente riferimento al retroscena magico e rituale. Quando Gesù caccia un demone la persona non è semplicemente guarita, ma è investita dallo spirito di Dio e questo è visibile. La liberazione è totale e glorifica Dio.

Per cambiare il mondo dobbiamo essere in grado di riconoscere questa azione nascosta di Dio, questo progressivo liberare attraverso la predicazione del vangelo anime dall’impresa del principe dei demoni, che non si manifesta semplicemente con malattie, possessioni e simili, ma con la semplice incredulità, con l’apatia spirituale, con l’indifferenza rispetto al fondamento della vita, cioè Dio il suo creatore. Se vogliamo cambiare il mondo dobbiamo predicare! Dobbiamo annunciare il vangelo e questo costituisce un’azione di progressiva legatura dell’azione di Satana, che fa crescere il regno di Dio.

Ma ricordiamo: è un’azione discreta e silenziosa che non soddisferà le aspettative di chi vuole vedere un cambiamento tangibile e immediato.