Tre regali legati alla nascita di Gesù – Isaia 8:23/9:6

Penso che sappiamo tutti che il natale è una data simbolica, ma oggi vogliamo prendere del tempo per pensare alla venuta sulla terra, in forma umana, di Cristo Gesù e di cosa ciò significhi. In particolare vogliamo parlare di tre regali che riceviamo con la Natività di Gesù.

Qualche giorno fa mi sono svegliato, dopo una notte travagliata, con lo spirito pesante. Non so se capita a voi di alzarvi la mattina e sentirvi oppressi senza avere una ragione specifica. Oppure a volte capita che sappiate esattamente quale sia il motivo. Magari avete fatto un sogno strano, magari avete avuto una discussione prima di andare a dormire. Oppure siete preoccupati per una relazione, per un amico malato o per il vostro lavoro. A volte ci svegliamo e l’unica cosa che ci sembra di vedere sono tenebre ed ombre. Tenebre e ombre che troviamo anche nel testo di oggi.

Isa 9:1-7  (8:23) Ma le tenebre non dureranno sempre sulla terra che è ora nell’angoscia. Come nei tempi passati Dio coprì di obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, così nei tempi a venire coprirà di gloria la terra vicina al mare, di là dal Giordano, la Galilea dei Gentili.  “2”  (9:1) Il popolo che camminava nelle tenebre, vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell’ombra della morte, la luce risplende.  “3”  (9:2) Tu moltiplichi il popolo, tu gli largisci una gran gioia; esso si rallegra in tua presenza come uno si rallegra al tempo della mietitura, come uno esulta quando spartisce il bottino.  “4”  (9:3) Infatti il giogo che gravava su di lui, il bastone che gli percoteva il dorso, la verga di chi l’opprimeva tu li spezzi, come nel giorno di Madian.  “5”  (9:4) Difatti ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia, ogni mantello sporco di sangue, saranno dati alle fiamme, saranno divorati dal fuoco.  “6”  (9:5) Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace,  “7”  (9:6) per dare incremento all’impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti.

 

Gesù è veramente nato e è vissuto su questa terra. La profezia di Isaia si è avverata circa 2000 anni fa e continua ad avverarsi fino al suo compimento totale, quando il regno di Dio sarà manifestato completamente ed eternamente. Ma con la nascita di Gesù sono stati piantati tre semi che devono guidarci, sostenerci, incoraggiarci fino alla loro completa maturazione, il giorno in cui il Signore tornerà in gloria. Leggendo questo testo sono appunto tre gli elementi che mi sono saltati all’occhio, tre manifestazioni reali, anche se non sempre visibili, che attestano la nascita del Re dei Re e Signore dei Signori. Tre regali che riceviamo con Gesù.

Luce, speranza

Una delle cose che ho notato leggendo questo testo e guardando il video con i più piccoli è la stretta correlazione tra la venuta di Gesù e la presenza della luce. Il versetto 2 parla di una gran luce e di una luce che risplende. Durante la nascita di Gesù dei pastori ricevettero la visita di un angelo e la gloria di Dio si manifestò attraverso la luce.

 

Luk 2:8-9  In quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge.  “9”  E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore.

 

I re magi vennero a Betlemme perché seguirono la luce di una stella che li aveva guidati dall’Oriente.

Mat 2:9-11  Essi dunque, udito il re, partirono; e la stella, che avevano vista in Oriente, andava davanti a loro finché, giunta al luogo dov’era il bambino, vi si fermò sopra.  “10”  Quando videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia.  “11”  Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.

 

Che cosa rappresenta la luce? Essa rappresenta la speranza per tutti coloro che credono che quel bambino, Gesù, nato in una stalla di Betlemme due millenni fa sia il Figlio di Dio. La luce ci ricorda che coloro che credono in lui sono destinati a qualcosa di eterno, ci ricorda che così come i re magi anche noi siamo in cammino verso qualcosa di così glorioso da rendere i nostri momenti peggiori su questa terra qualcosa di quasi insignificante. Noi siamo in cammino verso, per dirla con le parole di Pietro, verso

 

1Pe 1:4,6  una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi, …”6″  Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove,

 

La luce di Gesù deve essere la nostra costante, quando ci sentiamo afflitti e pesanti così come quando siamo gioiosi e felici, perché ci aiuta a mettere tutto nella giusta prospettiva e ci ricorda a chi apparteniamo e dove stiamo andando. Ci ricorda che siamo figli della luce, che nulla è oscuro alla luce e che siamo in cammino verso la luce eterna e perfetta della gloria di Dio. Svegliarsi la mattina e riflettere su questa luce, su ciò che Gesù significa per noi e per l’umanità intera porta speranza e coraggio e ci aiuta ad affrontare al meglio le nostre giornate.

 

Gioia

(9:2) Tu moltiplichi il popolo, tu gli largisci una gran gioia; esso si rallegra in tua presenza come uno si rallegra al tempo della mietitura, come uno esulta quando spartisce il bottino.  “4”  (9:3) Infatti il giogo che gravava su di lui, il bastone che gli percoteva il dorso, la verga di chi l’opprimeva tu li spezzi, come nel giorno di Madian.

La venuta di Gesù ha aperto una nuova era: un’era in cui ogni essere umano ha la possibilità di avere una relazione con Dio attraverso suo Figlio, Gesù, il Mediatore mandato sulla terra per essere la Via che porta al Padre.  Un’era gioiosa perché un’era in cui Dio si è manifestato e ha vissuto in mezzo a noi.

 

Joh 1:14  E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.

 

 

Grazie alla venuta di Gesù abbiamo, nonostante le tante avversità, ricevuto la promessa di una vita piena di gioia, piena di Dio, piena di futuro, piena di “fratelli e sorelle” che come noi credono e vivono per Dio. Tutti i figli di Dio sono resi partecipi di questa gioia. E non c’è niente che può essere paragonato a questa gioia. A volte ci illudiamo di poter avere la stessa gioia al di fuori di Dio: con un nuovo cellulare, una nuova relazione, un nuovo hobby. I salmi però ci ricordano che

 

Psa 87:7  “Tutte le fonti della mia gioia sono in te”.

Psa 126:3  Il SIGNORE ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gioia.

 

È un regalo dal valore inestimabile, reso possibile dalla vita di Gesù sulla terra. Il solo fatto che Gesù è venuto sulla terra ci reca gioia, perché la sua venuta ha cambiato completamente la nostra vita. Questo regalo ci aiuta nei momenti difficili. Dobbiamo imparare a scartare questo regalo ogni giorno quando ci svegliamo, ogni volta quando viviamo e facciamo di testa nostra, ogni volta quando il nemico ci accusa, ogni volta quando il peccato ci sembra troppo attraente. Vi ricordate quando qualcuno a voi caro vi ha fatto un regalo, splendidamente impacchettato? Vi ricordate la sensazione di gioia e piacevole agitazione? Gesù è quel regalo, Gesù può darci quella gioia se impariamo ad apprezzarlo per quello che Lui è veramente.

 

Pace

(9:5) Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace,  “7”  (9:6) per dare incremento all’impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti.

 

L’ultimo regalo che troviamo nel testo di oggi è la pace di Gesù. Innanzitutto la pace che lui, il principe di pace, ci porta. Infatti è grazie al suo sacrificio che possiamo avere una relazione con Dio. La venuta di Gesù fa si che se tu hai peccato, o per meglio dire quando tu pecchi, c’è modo di essere perdonato per questo peccato. Gesù, il salvatore, è venuto per darci il perdono con Dio, per darci una famiglia ed una prospettiva eterna. Grazie a questo regalo coloro che credono in lui non devono più temere una condanna eterna. Questa pace porta riposo alla nostra anima, che può riposare nella certezza dell’amore di Dio a causa della pace di Gesù. Non abbiamo bisogno di essere afflitti se sappiamo che abbiamo pace con il Signore.

Ma la pace che riceviamo non è soltanto verticale, tra noi e Dio. Essa è anche orizzontale. La pace che riceviamo da Gesù ci porta ad amare e vivere in pace con il nostro prossimo. Se Gesù stesso ha vissuto in pace ed ha amato le persone che lo circondavano, se Dio ci ha tanto amati da sacrificare il suo unigenito Figlio affinché noi potessimo vivere in pace con Lui, allora non possiamo esimerci dal vivere in pace con le persone attorno a noi. Non perché sia facile, ma perché è la pace di Gesù che riceviamo e usiamo!

Rom 12:18  Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.

 

Luce, gioia e pace. Tre regali che riceviamo con la venuta di Gesù. Tre regali dell’amore di Dio per noi. Tre regali che riceviamo gratuitamente e che siamo chiamati a condividere gratuitamente e generosamente. Tre regali che sono nostri se Gesù è il nostro Salvatore.