Luca 22: 47-48 Il bacio di Giuda

Risultati immagini per li bacio di giuda Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. 48 Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?»

 

Continuando il nostro viaggio nel vangelo di Luca, stamani ci troviamo ormai all’epilogo della vita terrena di Gesu’. Oggi ci troviamo a commentare il momento in cui Satana come abbiamo visto 2 settimane fa, entra in Giuda e lo ispira a tradire Gesu’ e a consegnarlo  agli scribi e farisei. Oggi vediamo l’azione finale, il concretizzarsi del suo tradimento con un bacio.

Mentre 2 settimane fa nella mia predica ho commentato parecchi versetti di questo capitolo ( con precisione dal 22,1 al 22,34) mettendo probabilmente molta carne al fuoco, oggi per par-condicio mi soffermerò solo su 2 versetti, il 47 e 48 avvalendoci anche degli altri vangeli

Cercheremo di focalizzarci su il personaggio di Giuda e capire le diverse motivazioni e interpretazioni che I cristiani nel corso del tempo si sono dati del suo gesto.

Dopotutto Giuda era uno dei dodici, scelto da Gesu’ dopo una notte di preghiera, dopodiche’  hanno vissuto insieme per 3 anni condividendo ogni cosa, fino a che si giunge a questi drammatici eventi. La gente si chiede perche’? Come siamo arrivati a questo? La Bibbia ci da diversi indizi.

Innanzitutto capiamo come I sommi sacerdoti per arrestare Gesu’ hanno bisogno di uno che lo conosce bene, che puo’ identificarlo, perche’ spesso insieme a Gesu’ non viaggiavano solo I 12 discepoli, ma molta piu’ gente,cosi’ c’era bisogno di uno di loro. Inoltre non puo’ essere arrestato nel mezzo del giorno, magari mentre predicava, perche’era troppo popolare e si temeva una sommossa.

 

Cosi’ la scena del crimine viene organizzata di notte, mentre I discepoli erano in disparte per pregare e quando meno gente possibile poteva essere con Gesu’.

Ed ecco che Giuda con un gruppo di persone mandate dai capi dei sacerdoti dà questo famoso bacio a Gesu’. E’ interessante leggere e avvalersi anche della stessa storia nel vangelo di Matteo cap.26.47-56 e quando si arriva al versetto del famoso bacio, mentre in Luca nell’originale greco viene detto bacio con la parola philēmati che dà l’idea di un bacio normale, di saluto, in quello di Matteo la parola bacio viene esposta con katephilēsen che dà l’idea di un bacio fervente, appassionato. Questo tipo di bacio fervente, lo troviamo altre 2 volte nei vangeli, una quando la peccatrice perdonata bacia ripetutamente I piedi di Gesu’ e l’altra in occasione del figlio prodigo quando ritorna a casa. Non e’ necessariamente un bacio romantico, ma dà il senso di passione, di amore e di onore verso la persona.

E qui in questa scena Giuda dà questo tipo di bacio a Gesu’.

Tra I cristiani c’e’ chi dice che Giuda l’ha fatto per intrattenere piu’ a lungo Gesu’ per dare tempo ai soldati d’intervenire. C’e’ chi dice invece che Giuda amava il suo Maestro.

Non sappiamo esattamente lo scopo di questo bacio fervente, ma

e’ interessante notare la reazione di Gesu’ a questo bacio. Non lo maledice, non lo chiama Satana, nel vangelo di Luca lo chiama per nome e cioe’ Giuda,che dà comunque un senso non di condanna ma di amicizia, mentre in quello di Matteo, va ancora oltre e lo chiama “amico”. In questa parola, possiamo leggerci tante cose, la stessa sofferenza di Gesu’ che comincia dalle relazioni d’amicizia interrotte: “Amico cosa stai facendo?” Mi tradisci con un bacio, ti do l’opportunita’ di pentirti, apri I tuoi occhi”, sono sempre disponibile ad essere tuo amico.

Questo momento mi impone una prima riflessione che condivido con voi. Noi nella nostra vita, ci comportiamo come Gesu, quando veniamo feriti, traditi dalle persone care, siamo disposti a dare loro un’altra opportunita’ oppure chiudiamo loro le porte, diciamo loro di fare la loro vita e ritiriamo la nostra amicizia? Anche nelle ore piu’ buie della sua vita, Gesu’ ci mostra come comportarci con i nostri nemici, con chi ci tradisce e ferisce.

 

Gli studenti cristiani nel corso della storia hanno cercato di capire le diverse motivazioni che possono aver portato Giuda al tradimento. Vediamo ora le 5 diverse teorie del perche’ del suo gesto,capendo che diverse di loro non si contraddicono ma possono essere state un insieme di queste.

 

1) La prima e’ che Giuda con questo gesto, voleva spingere Gesu’ ad agire. Giuda credeva che Gesu’ fosse il Messia e che avesse il Regno da rivelare al mondo, ma ci stava mettendo troppo tempo nel farlo. Giuda come tutti gli israeliti, aspettava un messia, che ristabilisse il regno d’Israele, un nuovo Davide che ristabilisse un regno fisico, politico, con potenza e forza. Gesu’ per I 3 anni del suo ministero cerco’ d’insegnare la natura del suo regno, un regno spirituale, multietnico, creare un’unica famiglia spirituale che va al di la dell’etnia, della posizione geografica, un regno dove s’impara ad amare e si fa dell’amore il focus della nostra vita.  Gli stessi discepoli non capivano la natura di questo regno, Giuda non era l’unico, ma per qualche ragione aveva probabilmente una passione piu’ spiccata degli altri nel veder realizzato “il regno di Dio”.

Per certi studenti Giuda potrebbe essere appartenuto al movimento radicale degli zeloti, I quali nella loro dedizione a Dio, lottavano per ristabilire il regno d’Israele con tutte le loro forze, sia politiche che violente se questo era necessario.

Cosi’ Giuda pensava di forzare la mano, e confrontando Gesu’ con la politica e religione costituita, avrebbe in un certo qual modo costretto Gesu’ ad agire per ristabilire il regno d’israele.

 

2)Motivazione n.2. Aveva perso fiducia in Gesu’ come Messia. Anche se era partito bene e aveva le folle che lo seguivano, non vedeva piu’ in Lui le qualita’ del leader che avrebbe salvato e restaurato il regno d’Israele. Troppi discorsi sull’amare i propri nemici, porgere l’altra guancia, dare a Cesare quello che e’ di Cesare ecc…. Ed allora visto che non e’ il vero Messia decide di fare le cose a modo suo e per lo meno salvare se stesso da un’imminente persecuzione da parte delle istituzioni governative e religiose.

 

3) Motivazione n.3 L’avidita’ per il denaro. I soldi sono cio’ che appare dalla sua conversazione con i farisei in Matteo 26,15 Giuda chiese ai farisei “ che cosa siete disposti a dare perche’ ve lo consegni?”ed essi fissarono trenta sicli d’argento.

In Giovanni 12,5e6 ci dice che Giuda era colui che teneva la cassa ed aveva il vizio di rubarci.

Attenzione quando ci facciamo prendere dall’avidita’ del denaro, di volere di piu’ di quello che necessitiamo per vivere.

In Matteo 5,24 Gesu’ ci dice chiaramente che non possiamo servire 2 padroni;Dio e mammona, cioe’ il denaro.

Anche Paolo riprende l’argomento in 1Timoteo 6,10 dicendo che” l’avidita’ del denaro e’ la radice di tutti i mali e per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori.”

 

4) Motivazione n.4. La motivazione di Giuda e’ determinata dall’influenza di Satana. Nel nostro capitolo di Luca 22 ma anche in Giovanni 13, gli evangelisti sono espliciti in questo. Ma Giuda non e’ stato l’unico a cadere sotto l’attacco di Satana.

2 Settimane fa abbiamo gia’ esaminato il momento particolare in cui I discepoli vengono provati, in cui Satana ha deciso di vagliarli come si vaglia il grano.

Abbiamo visto come in qualche modo tutti cadono, Giuda lo tradisce, Pietro lo rinnega, ma tutti I discepoli in generale lo lasciano solo.

Ne abbiamo tratto un insegnamento ed un incoraggiamento anche per noi come discepoli, dicendo che se hanno fallito loro che hanno vissuto con Lui, allora c’e’ speranza anche per noi, quando lo tradiamo come ha fatto Giuda, o quando lo rinneghiamo come ha fatto Pietro.

La cosa importante abbiamo detto quando cadiamo di non dimenticarci dell’amore del Padre, che Gesù e’ sempre disposto come ha fatto con Giuda a chiamarci amici

Ma ferma un attimo, cosa stai dicendo direte! Io non mi sento di aver mai tradito Gesu’ come Giuda, o di averlo rinnegato come Pietro.

Ma siamo proprio sicuri che sia cosi’? Ci sentiamo di aver fatto meglio di quello che hanno fatto Giuda e Pietro?

Rapportarlo al nostro discepolato, cosa significa?

Abbiamo mai messo altre cose prima del Signore, nella nostra vita? Abbiamo permesso, o stiamo permettendo a queste cose di distrarci dal nostro discepolato?

Ci sono tanti modi di tradire o rinnegare Gesu’. Nel corso della storia cristiana ogni volta che la chiesa ha usato la forza per sopprimere I deboli, gli eretici, I diversi e’ come se avesse tradito Cristo. Ogni volta che noi usiamo la forza fisica, psicologica per affermare il nostro potere invece di servire e’ come se tradissimo Cristo. Ogni volta che non viviamo I suoi insegnamenti e’ come se lo tradissimo. Cosi’ “chi e’ senza peccato scagli la prima pietra”. Non saremmo certo noi a scagliare la pietra contro Giuda. Ma ricordiamoci quando cadiamo che Gesu’ ci chiama ancora “Amici”.

 

5) Motivazione n.5 – Motivazione della sovranita’ di Dio

In questa motivazione pur riconoscendo un mistero esistente, tendero’ a spiegazioni  che ci guidano verso una visione nella quale c’e’ il libero arbitrio, non me ne vogliano I miei fratelli che credono nella predestinazione, non pretendo di avere tutte le risposte, questo e’ cio’ che finora ho compreso io.

In Giovanni 17,12 ci dice”nessuno e’ andato perduto, tranne il figlio della perdizione,affinche ‘ si adempisse la scrittura. In questo passo sembra quasi che il destino debba seguire il suo corso, che non c’e’ stata libera scelta, Dio ha pianificato ogni cosa e l’ha portato a termine.

Questo ci fa chiedere di nuovo, possiamo incolpare Giuda per questo? O era solo uno strumento nelle mani di Dio? O di Satana? O di tutti e due? E’ stato forzato da Satana?

In Luca 22 vediamo chiaramente come tutti i discepoli sono stati manipolati da Satana e Gesu’ avverte di questo Pietro, anzi gli profetizza che Lo avrebbe rinnegato per ben 3 volte. Ed allora cosa diciamo: Pietro era destinato a rinnegarlo perche’ era stato profetizzato?

Le forze del male guidate da Satana sono sempre all’opera per tentarci e allontanarci da Dio, ma solo perche’ e’ stato piantato in noi del veleno o del seme negativo, questo non significa che e’ stata rimossa la nostra liberta’ di scegliere.  Non c’e’ da nessuna parte nella Bibbia mi sento di dire che ci mostra che Satana ha il potere di essere al di sopra della nostra responsabilita’ e liberta’ di scegliere.

E invece cosa da dire al riguardo di essere forzati da Dio? Abbiamo parecchi versi che per ragioni di tempo non guarderemo ora, nei quali Dio anche se si capisce che ha un piano e una volonta’ non interferisce con la libera scelta per raggiungere il suo proponimento. Ricordiamoci che sapere il futuro non e’ la stessa cosa che forzare il futuro o causare il futuro.

Quando vado a casa so che di solito mia moglie mi dà un bacino, ma quando me lo dà non e’ che dico” ho indovinato il futuro”, “eravamo destinati  a darci un bacino” sapevo cosa avrebbe fatto perche’ la conosco bene. Cosi’ e’ con Dio, Lui sa cosa faremo perche’ ci conosce bene. Solo per il fatto che sa quello che sceglieremo, non significa che sceglie per noi e ci forza a fare la sua volonta’.

Tuttavia rimane un qualcosa di misterioso, il capire  i confini del libero arbitrio e che anche se Dio non interferisce con il nostro libero arbitrio, ha un piano e questo piano va avanti con o senza la nostra compartecipazione,sia in positivo che negativo. Cosi’ possiamo affermare che la nostra liberta’umana pur esistente ed effettiva, non e’ mai talmente grande da distruggere i piani di Dio e  anche da un’apparente sconfitta e fallimento come il tradimento di Giuda, il Signore lo usa per la sua piu’ grande vittoria e cioe’ il riscatto dell’umanita’ attraverso il sacrificio del suo unigenito figlio.

Per finire un’ultima riflessione,

Tutti i discepoli fallirono abbiamo visto, non solo Giuda.

Ma con Giuda non c’e’ stato un finale felice, perche’ spinto dal rimorso non torno’ indietro da Gesu’ a chiedere perdono, ma fini’ per suicidarsi.

Giuda rispose al fallimento con rimorso, ma dimenticandosi delle  ultime parole di Gesu’ “Amico”, nelle quali si vedeva la volonta’ di Gesu’ di perdonarlo, fini’ per ascoltare l’ispirazione finale di Satana di togliersi la vita.

Ricordiamoci che il piano del nemico e’ che prima ti tenta a peccare, e poi ti condanna per averlo fatto.

Grazie a Dio che abbiamo un avvocato presso il Padre,

In 1 Giovanni 2,1” Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinche’ non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesu’ Cristo il giusto.

Ricordiamoci di questo che il Signore ci chiama sempre “Amici”.