La parabola del granello di senape

Introduzione [Granello di senape]

Una parabola scritta in 3 vangeli diversi. Gli scrittori dei vangeli hanno tutti ricordato il momento in cui Gesù ha raccontato questa parabola. Quindi probabilmente un insegnamento importante e utile di Gesù. Una parabola breve, ma forte. Di quale parabola sto parlando? La parabola del granello di senape!

Il granello di senape MATTEO
=(Mr 4:30-34Lu 13:18-21Da 2:34-35Ez 47:1-9Za 4:10
31 Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quand’è cresciuto, è maggiore degli ortaggi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».

Il granello di senape MARCO
=(Mt 13:31-35Lu 13:18-19Da 2:34-35
30 Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32 ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi, che all’ombra loro possono ripararsi gli uccelli del cielo».
33 Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere. 34 Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Parabole del granello di senape e del lievito LUCA
=(Mt 13:31-33Mr 4:30-32)
18 Diceva ancora: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo paragonerò? 19 È simile a un granello di senape che un uomo ha preso e gettato nel suo orto; ed è cresciuto ed è divenuto albero; e gli uccelli del cielo si sono riparati sui suoi rami».

Background informazione

Come sempre inizio a dare qualche informazione sul background di questa parabola. La mostarda cresceva nel paese d’Israele, nella natura e nei giardini. Il suo nome scientifico è ‘Sinapisa Nigra L. o cosiddetta Brassica Nigra’, la pianta che ha granelli neri, che sono i granelli di senape. Un granello di senape ha una grandezza…o meglio dire…piccolezza…di più o meno 0,5 fino a 1 millimetro.

È stato detto che al giorno d’oggi il granello dell’orchidea è il più piccolo di tutti i semi. Anche il seme del papavero è più piccolo del granello di senape. Quindi Gesù proclamava molte sciocchezze e falsità? No!! Il seme di senape era il più piccolo rispetto agli altri semi coltivati in Israele. E il granello di senape era il più piccolo delle piante utili. Specialmente intorno al lago di Tiberiade si trova questa pianta, al tempo di Gesù.

Da questo granello di senape cresce una mostarda che può diventare come un albero, di più di 3 metri. Sulla costa orientale del Mediterraneo la pianta cresce più grande che in Olanda o in Italia. In Olanda, per esempio, la pianta cresce al massimo fino a 1,2 metro. In Israele invece, non è raro che troviamo dei cespugli di più di 3 metri.

Resoconto delle altre 2 parabole Matteo 13

Che abbiamo scoperto leggendo Matteo 13 dall’inizio?

La parabola del seminatore ci ha mostrato che il regno di Dio viene dall’ascoltare, invece un regno umano viene dalla coercizione e dalla pressione. E le persone sono come un terreno nel quale Gesù semina la proclamazione del Regno. Non tutte le persone ascoltano bene, ci sono anche terreni difficili in cui il seme – la proclamazione del regno di Dio – non può portare frutto.

Dopo questa parabola i discepoli hanno scoperto che nonostante la proclamazione del regno il 75% delle persone non portano frutto. Un messaggio che è difficile per i seguaci di Gesù. Cosi pochi….

Poi, nella seconda parabola del grano e la zizzania, su cui Michel ha predicato, abbiamo visto che i figli di Dio sono circondati dalla zizzania, dal nemico. La parabola delle zizzanie sottolinea che i figli del regno devono coesistere con i figli del malvagio in questo mondo fino alla loro rivendicazione alla fine. Non come un regno umano, in cui il nemico viene ucciso subito, come il regno umano di Alessandro Magno.

Dopo questa parabola i discepoli hanno scoperto che i seguaci di Gesù devono vivere insieme con il nemico che sta corrompendo il campo! Di nuovo: difficile da gestire!

Ora, la parabola di oggi del granello di senape è principalmente un incoraggiamento: il regno di Dio non fallirà, ma raggiungerà grandi successi.

Da questa parabola possiamo ottenere quattro punti che ci insegnano qualcosa sul regno di Dio:

  1. Il regno di Dio inizia in piccolo
  2. Il regno di Dio inizia sulla terra
  3. Il regno di Dio cresce
  4. Il regno di Dio dà protezione
  1. Il regno di Dio inizia in piccolo

Gesù usa il granello di senape per spiegarci una caratteristica del regno di Dio. Di nuovo Gesù usa risorse quotidiane per mostrarci dei principi spirituali.

Perché un granello di senape? Come ho già detto era il più piccolo seme conosciuto nel quel tempo. Interessante!

Gesù stava spiegando la parabola ai discepoli presso il lago di Tiberiade (13:1). Non lontano da lì erano presenti cespugli di senape. Sicuramente i discepoli si sentivano piccoli e insignificanti. In quell’epoca era comune che nuove idee, sia politiche, sia religiose, venissero trasmesse da persone importanti: i farisei, gli scribi. Ma Gesù aveva seguaci diversi, una folla diversa: Non 12 politici, non 12 venditori o commercialisti, non 12 capi, non 12 studiosi….ma 12 pescatori! 12 uomini semplici che seguivano un falegname solitario. Si, un granello di senape rappresentava in modo realistico il loro sentimento!

Come i discepoli anche noi possiamo sentirci deboli, piccoli.

A volte ci scoraggiamo quando andiamo ad una riunione di preghiera e solo 5 persone si presentano. A volte ci scoraggiamo quando i partecipanti per un campo estivo in cui viene spiegato il vangelo, non si presentano in grandi numeri.

In Olanda un paio di anni fa, volevo iniziare un corso Alpha con la nostra associazione studentesca cristiana. Un corso Alpha è un corso in cui sono spiegati i principi di base della fede. Ma sembrava impossibile lavorare insieme alle chiese, non trovavo partecipanti. L’inizio del regno di Dio era molto piccolo, forse sembrava insignificante. Come i 12 discepoli. Un seme non rimarrà un seme, una volta piantato un seme, tutto ciò che devi fare è guardarlo crescere, se appartiene al Signore, farà ciò che Dio vuole che faccia! Un anno dopo… ho visto la crescita: abbiamo potuto iniziare il corso Alpha!

Da piccoli inizi ci sarà una crescita potente.

Un altro punto particolare del regno di Dio è che si svolge sulla terra. Ad esempio, c’è la critica che i religiosi sono rassegnati al loro destino. “I credenti non vogliono apportare cambiamenti sociali”. “Aspettano finché non sono in paradiso”, le critiche dicono. “La religione è l’oppio per il popolo”, gridarono alcuni comunisti. Ma il regno di Dio è diverso. Le promesse di Dio non sono solo per dopo la morte, in cielo, no! Sono per ora. Il regno di Dio inizia sulla terra.

  1. Il regno di Dio inizia sulla terra

Se esiste un regno di Dio Gesù è il re di questo regno. E se ci siamo convertiti siamo i sudditi di questo regno. Quindi quello che viene detto del seme, può essere valido anche per le nostre vite! In una certa misura Gesù ha delle caratteristiche del seme, e anche noi credenti le abbiamo, perché facciamo parte di un regno paragonato ad un seme. Quindi:

Se Gesù è il granello di senape che è “buttato” sulla terra, allora possiamo imparare molto da questo fatto. Come il granello di senape, il più piccolo di tutti semi, una volta messo in terra: diventa grande!

Gesù ha messo a tacere le critiche dei comunisti: il loro regno è caduto negli anni ’80 e ’90, mentre i seguaci di Gesù sono ancora presenti in tutto il mondo. Gesù riconobbe che veniva da Dio. Dio lo ha seminato sulla terra. Ha lasciato il cielo per venire sulla terra sporca per portare il cambiamento sociale. Non con una spada, non attraverso una rivolta con la forza. Ha ubbidito a Dio, fino alla morte! Gesù ha riconosciuto che si cresce obbedendo a Dio. La crescita del regno iniziò dopo che Gesù era risorto dai morti.

Senza volere scioccare, dico: il regno di Gesù ha avuto davvero un significato solo dopo che è risorto. Le parabole e ogni cosa che Gesù aveva detto è diventata chiara, dopo la sua resurrezione è stata vista sotto una luce diversa, dai discepoli: ora capisco!

Gesù riconobbe che veniva da Dio. Dio lo ha seminato sulla terra. Ha lasciato il cielo per venire sulla terra sporca. È coraggioso e umile allo stesso tempo!

Purtroppo molte persone oggi ignorano Gesù. “Io non ho bisogno di Dio: cresco da solo! Non voglio che Dio mi prenda e mi butti sulla terra. Non voglio ammettere di essere piccolo e insignificante da solo. Creo il mio regno o dice che il senso della vita semplicemente non esiste.

Possiamo imparare da questa parabola che sono chiamato a riconoscere che Dio mi ha creato! Io ho bisogno di Dio: non cresco da solo! Dio, prendimi e buttami nella terra. La terra sporca. Perdonami per essere così attaccato alle cose terrene. Tu sai quanta sofferenza posso portare, perché tu mi hai creato! Vorrei essere parte del tuo regno. Come l’esempio di Gesù, anch’io voglio lasciare ogni cosa per essere parte del tuo regno. Lui con umiltà, ha preso il coraggio di venire alla terra. Noi con umiltà dovremmo ammettere che siamo peccatori. Noi con coraggio possiamo uscire fuori dalla terra per proclamare che Gesù, il re del regno, ci fa crescere in ogni modo!

Gesù ha lasciato il cielo e il suo Padre celeste per venire in questa terra oscura. Una terra dove vivono funzionari corrotti, prostitute, truffatori, ladri e bugiardi. Siamo noi! Se Gesù fosse in stretto contatto con la terra, potremmo seguire il suo esempio. Ciò non significa che sia diventato come la terra, no. Ma la terra è stata arata. In questo modo noi cristiani possiamo andare nel mondo per portare il messaggio del Vangelo.

Un messaggio che può resistere all’oppressione! Gesù non si è lasciato fermare dall’oppressione, sapeva quale crescita avrebbe portato il suo regno. E così possiamo continuare, nonostante le battute d’arresto nelle nostre vite personali.

Ma qual è il mio impatto ora? Sono l’unico cristiano al lavoro! E non ho nemmeno il coraggio di pregare in pubblico! Il regno di Dio inizia in piccolo: pensa a pregare per un incontro importante. O pensa a dire ai tuoi colleghi il lunedì, di cosa trattava il sermone che hai ascoltato la domenica.

Da piccoli inizi ci sarà una crescita potente.

Gesù ci incoraggia, usando di nuovo il granello di senape come immagine in Matteo 17:20 : Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e passerà; e niente vi sarà impossibile.

E con la fede come un granello di senape, che comincia piccola e viene buttata sulla terra, possiamo crescere!

  1. Il regno di Dio cresce

Gesù ci vuole incoraggiare a dirci che un granello di senape diventa un arbusto. Ma…wait a minute! È scritto in modo diverso: “ma, quand’è cresciuto, è maggiore degli ortaggi e diventa un albero”. Come mai? Forse Gesù usa ‘un modo di dire’? Perché un granello di senape messo in terra diventa un arbusto. Si, la pianta cresce senza problemi fino a 3 metri, come se fosse un albero. Per me questa spiegazione va benissimo. Però, sarebbe interessante anche vederlo in un altro modo.

Forse Gesù voleva dire che il granello può crescere in modo straordinario (alcuni dicono sovrannaturale). Forse Gesù dipingeva un quadro di un’opera tremenda di Dio, in modo che i suoi ascoltatori immaginassero un enorme albero di senape che non assomigliava a nulla che avessero mai visto prima. Il regno di Dio cresce in modi misteriosi, come abbiamo visto la settimana scorsa.

Il regno di Dio stava crescendo nell’epoca dei primi discepoli, quando erano a Gerusalemme e avevano ricevuto lo Spirito Santo. Non solo per gli ebrei, ma anche per i pagani, per tutti! Le persone pagane sono raggiunte da persone che si sentono di essere chiamate a portare la parola di Dio.

In Atti possiamo leggere sulla crescita del regno: Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

Ogni ramo rappresenta questa crescita. Recentemente ho sentito la storia di alcune chiese evangeliche in Toscana. Come sono sorti alcuni rami. Purtroppo, molto spesso questo non è successo volontariamente. Le divisioni dolorose all’interno di una chiesa sono più la regola che l’eccezione. Ecco perché sono lieto che la nostra chiesa voglia creare un ramo, non a causa del disaccordo, ma per far sviluppare il regno di Dio.

Un regno che non dice: guardaci crescere! Il regno di Dio, in cui le chiese hanno un ruolo importante, non è un modello di business per conquistare anime. È una consapevolezza: Sto imparando più di me stesso: Come sono bisognoso, quanto sono indifeso, quanto ho bisogno di Dio quando gli altri regni terreni falliscono. Vorrei essere parte del regno, vorrei fare parte del pianta, di quell’arbusto, di questo albero.

In Atti possiamo leggere sulla crescita del regno: Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

Un esempio:

Una collega di OM Italia si è aggiunto alla nostra squadra 3 anni fa per iniziare un lavoro sociale, fra ragazze che sono sfruttate nella prostituzione. Ma dopo alcuni mesi le sue colleghe hanno lasciato OM Italia per ritornare nel loro paese. Lei è rimasta da sola. Come fare? Come iniziare un lavoro cristiano nel sociale da sola? Possiamo immaginare che si sia sentita come il granello di senape: debole e piccolo. Ma ora insieme ad una squadra aiuta una ventina di ragazze, per far crescerle in ogni modo: spirituale, cose pratiche, con la lingua italiana, problemi amministrativi.

Da piccoli inizi ci sarà una crescita potente.

4. Il regno di Dio dà protezione

E quando vediamo una crescita, gli uccelli appaiono nella parabola. ..”tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami”. Ho riflettuto su come posso interpretare gli uccelli. Quando il regno di Dio sta crescendo, gli uccelli vengono per protezione, per trovare ombra. Lontano dal caldo!

Cosi possiamo dire che persone si avvicinarono, perché il regno di Dio è attraente per loro. L’odore del Vangelo, la comunità dei credenti è attraente. C’è qualcosa di speciale e gli uccelli vengono da lontano per vederlo da vicino. Non solo vengono a vedere, ma si riparano!

Quante volte la scoperta del regno di Dio è una protezione: persone sole che trovano una famiglia, persone che hanno bisogno di aiuto. La chiesa come manifestazione del regno deve sentirsi un albero e verificare che gli uccelli vengano.

Se non vengono significa che i suoi rami non sono spessi, che le sue foglie non proteggono. Come possiamo essere come chiesa un rifugio per i nostri contatti?

Quali “uccelli” conosci? Come possiamo aiutarli a scoprire il nostro Re, Gesù? Salmo 84 versetto 3 dice:

Anche il passero si trova una casa
e la rondine un nido dove posare i suoi piccini…
I tuoi altari, o SIGNORE degli eserciti,
Re mio, Dio mio!…

Conclusione:

La parabola del granello di senape: molto breve ma ricca!

  1. Il regno di Dio inizia in piccolo

Ci sentiamo piccoli e insignificanti? Gesù, nostro re, sa come ci sentiamo! Siamo il Materiale ideale per lui!

  1. Il regno di Dio inizia sulla terra

Perché iniziare in cielo quando Gesù ci ha mostrato come avere un impatto sulla terra? Andiamoci!

  1. Il regno di Dio cresce

Vorremmo crescere nella nostra vita spirituale? Gesù è pronto per far crescere il suo regno attraverso di noi.

  1. Il regno di Dio dà protezione

Stiamo cercando un posto dove c ombra e protezione? Il regno di Dio ce lo dà. Vorremmo appartenere a questo cespuglio di mostarda?

Chiedo Michel/Stefano a pregare.