Isaia 61 // Lu 4:16-21 // La preparazione, il compito e l’effetto dell’unto

Introduzione 

Il ministero di Gesù, dopo il suo battesimo, era appena iniziato quando fu portato nel deserto. Passiamo alla fine di questa prova nel deserto.

Luca 4: 12-24 

12 Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non tentare il Signore Dio tuo”».13 Allora il diavolo, dopo aver finito ogni tentazione, si allontanò da lui fino a un momento determinato. 14 Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama si sparse per tutta la regione. 15 E insegnava nelle loro sinagoghe, glorificato da tutti. 16 Si recò a Nazaret, dov’era stato allevato e, com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, 17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov’era scritto: 18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi, 19 per proclamare l’anno accettevole del Signore». 20 Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. 21 Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite».  22 Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?» 23 Ed egli disse loro: «Certo, voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso; fa’ anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum!”» 24 Ma egli disse: «In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria.

Cosa sta succedendo? Di sabato, giorno santo, in cui agli ebrei non era permesso di viaggiare lontano, Gesù ha deciso di recarsi nella sinagoga locale, a Nazaret. Ed è quello che ha letto da Isaia 61. Fino a qui non sta succedendo niente di insolito. Ma poi ….

Nel bel mezzo del passo che stava leggendo, ha chiuso il libro. Isaia 61 ha 11 versetti, ma già a metà del versetto 2 Gesù smette di leggere. … per proclamare l’anno accettevole del Signore. [Sedersi]. Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite.

Oggi, insieme a voi, vorrei scoprire questo testo ricco che Gesù ha letto! Apriamo la nostra bibbia a Isaia 61, scritto dal profeta Isaia. Ricordiamoci che Isaia 61 si riferisce sempre al popolo che era in esilio in Babilonia. 

Isaia 61

1 Lo Spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato,per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l’apertura del carcere ai prigionieri, 2 per proclamare l’anno di grazia del SIGNORE, il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono afflitti; 3 per mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati querce di giustizia, la piantagione del SIGNORE per mostrare la sua gloria.

Un brano bellissimo! Come nei capitoli precedenti, sembra che Isaia non parlasse soltanto del suo tempo, ma che Dio gli avesse dato una visione, una profezia su una persona che sarebbe stata unta 600 di anni dopo di lui. 

Voglio parlare della 1) preparazione e 2) i compiti dell’unto e 3) l’effetto dei compiti dell’unto.

La preparazione 

Come funziona l’unzione? Chi viene unto? Nel vecchio testamento distinguiamo tre tipi di persone che venivano unte: un re, un sacerdote o un profeta. Mi viene in mente subito l’unzione di Saul, di Davide e di Salomone. L’unzione del re, solitamente fatta dal profeta, non faceva parte dell’iniziazione del re, ma succedeva prima. L’unzione simbolizzava il fatto che la persona era ‘chiamata’ da Dio per esercitare il ruolo di re. 

1 Samuele 16:12-13  

12 Isai dunque lo mandò a cercare, e lo fece venire. Egli era biondo, aveva begli occhi e un bell’aspetto. Il SIGNORE disse a Samuele: «Àlzati, ungilo, perché è lui». 13 Allora Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo Spirito del SIGNORE investì Davide. Poi Samuele si alzò e se ne tornò a Rama.

E anche in questo passo lo Spirito di Dio influenza grandemente la vita di Davide. Nel vecchio testamento dopo l’unzione lo Spirito si manifestava nella persona che era chiamata per essere re. L’unzione è un rito, per preparare una persona per un ruolo importante.

Anche i leviti, i sacerdoti venivano unti per prepararli per fare il lavoro del Signore. 

Esodo 29:1-2 Consacrazione dei sacerdoti

1 Questo è quello che farai per consacrarli a me come sacerdoti. Prendi un toro e due montoni senza difetto, 2 dei pani azzimi, delle focacce senza lievito impastate con olio e delle gallette senza lievito unte d’olio; farai tutte queste cose di fior di farina di grano.

Esodo 30:30 Ungerai Aaronne e i suoi figli, li consacrerai perché mi servano come sacerdoti.

L’unzione serviva per dire: Dio ti ha chiamato a fare questo lavoro importante. E conseguentemente lo Spirito dimora nella persona. L’unzione era il rito prima che venisse lo Spirito di Dio, per consacrare la persona. Per dire: Dio ti ha messo da parte, Lui ti ha scelto per fare un compito specifico. L’unzione nel vecchio testamento è stata la preparazione necessaria per ricevere lo Spirito di Dio. 

Prima di scoprire se troviamo questo concetto di unzione anche nel nuovo testamento, leggo Isaia 42:1 che mostra su chi Dio metteva il suo spirito.  ‘ Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio; io ho messo il mio spirito su di lui, egli manifesterà la giustizia alle nazioni.

Credo che Isaia parlasse di Gesù, il servo. Sia Isaia 42:1 e 61: 1 ci dicono che ‘lo spirito di Dio è su di me’, su Gesù. 

È vero che anche Gesù è stato preparato per la sua chiamata, con l’unzione dello spirito? Si! 

Gesù era già il ‘prodotto’ dallo Spirito di Dio, quando leggiamo come è stato concepito (Luca 1:35). E al battesimo di Gesù troviamo che lo Spirito si mostra in forma di una colomba, che scende su di lui. L’unzione di Gesù era talmente importante, e di un’altra natura, che l’unzione non si faceva con olio, ma in un’altra maniera. 

La parola ebraica per unzione/ungere è mashach. E Gesù è la persona che viene unta, che viene mashachato: il Messiah! In altre parole, l’unto vuole dire scelto da Dio, scelto per essere il Profeta, il Re, o il Sacerdote. Nel caso di Gesù tutti tre: Gesù è il Salvatore. 

Dopo la preparazione, l’unzione, qual è il compito di Gesù?  

I 5 compiti dell’unto

Leggo prima cosa sta scritto in Luca e poi cosa è scritto in Isaia. Almeno cinque compiti sono assegnati a Gesù….  

per evangelizzare i poveri;                              Luca 

per recare una buona notizia agli umili;         Isaia 

Allora, che cosa vuole dire? Il mio primo commento dopo aver letto il primo compito: non è che io sono più adatto ad evangelizzare i ricchi? Perché sta scritto i poveri? In Isaia 61 si legge recare una buona notizia agli umili. Gli umili / i poveri significa coloro che sono stati oppressi dai potenti e dai ricchi. Isaia parla direttamente agli oppressi di Babilonia, che hanno sofferto di seguito. Ma anche quando Gesù parlava nella sinagoga, parlava alle persone che soffrivano sotto il sistema. Povero nelle circostanze e nello spirito.

Secondo compito 

Il secondo compito dell’unto l’ho trovato solo in Isaia 

per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato         Isaia

Che cosa significa? È una metafora che i chirurghi legano le ferite. Quale ferite? Le ferite del cuore! Le persone gravate e angosciate che sentono un senso di colpa e il peso dei loro peccati, forse si sentono anche lontano da Dio o anche la presenza dell’ira di Dio. Gesù in questo compito svolge il ruolo sacerdotale, lui è l’infermiere che può fasciare i cuori. E per curarci ha donato il suo sangue, ha preso le nostre ferite alla croce. 

Terzo compito

Il terzo compito ha da fare con liberazione. 

per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l’apertura del carcere ai prigionieri  Isaia

Dove nel compito precedente ci sono cuori infranti, a prima vista la situazione qui sembra peggiore. Un cuore spezzato ha a che fare con le emozioni, la nostra vita emotiva. Questo pezzo parla di schiavi e prigionieri che sono imprigionati fisicamente. Gli schiavi potrebbero non essere stati letteralmente catturati, ma sono di proprietà di qualcun altro. I prigionieri non hanno letteralmente modo di andare.

Gesù proclama la libertà qui. Non sei più di proprietà di un’altra persona. Non sei più uno schiavo. Allora di cosa o di chi sei schiavo? Del peccato! Del nemico di Dio. Di Babilonia, il risultato della tua idolatria.

Quarto compito

per proclamare l’anno di grazia del SIGNORE,                      Isaia

Cosa si intende per anno di grazia? Isaia avrà in mente l’anno giubilare? Leggiamo Levitico 25: 8-10.

Levitico 25:8 «”Conterai pure sette settimane di anni: sette volte sette anni; e queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. 9 Poi, il decimo giorno del settimo mese farai squillare la tromba; il giorno delle espiazioni farete squillare la tromba per tutto il paese. 10 Santificherete il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e ognuno di voi tornerà nella sua famiglia.

Tutti i debiti che la gente aveva venivano cancellati in quell’anno. Le persone che si erano vendute come schiave potevano tornare nel loro paese in libertà. Nell’Antico Testamento, quello deveva essere un momento molto speciale. Le persone con debiti non hanno ottenuto ciò che meritavano: l’obbligo di pagare. Hanno ottenuto ciò che non meritavano: la libertà.

Gesù ha anche letto dell’anno della grazia. Il testo non parla tanto del periodo dell’anno, ma piuttosto di un periodo in cui Dio è misericordioso. Gesù stesso ha proclamato l’inizio di questa era. 

E poi? Poi improvvisamente ha chiuso il libro. Gli scribi e i farisei nella sinagoga dovevano essere scioccati. Cosa significa questo? e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.

21 Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite (Luca 4:20-21)

La venuta di Gesù ha iniziato l’era della grazia, e quando Gesù tornerà questo sarà finito. Per questo motivo ha chiuso il libro.

Perché come continua Isaia 61? il giorno di vendetta del nostro Dio; 

Su questo è anche scritto nel Nuovo Testamento, in 2 Tessalonicesi 1:6-10 

6 È proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono 7 e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza 8 in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. 9 Costoro saranno castigati con una rovina eterna, lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10 quando egli verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto, perché è stata creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in quel giorno.

Il quinto compito

per consolare tutti quelli che sono afflitti;

per mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto

C’è molto significato in questo verso. Tiro fuori solo una cosa: al tempo dell’Antico Testamento, era comune mettere le ceneri sulla testa in tempo di lutto. Ma Gesù dà alla gente un diadema, un bellissimo copricapo festivo.

L’effetto dei compiti 

E cosa succede quando Gesù ha fatto questo? Lo leggiamo in Isaia 61 verso 3, alla fine:

affinché siano chiamati querce di giustizia, la piantagione del SIGNORE per mostrare la sua gloria.

Siamo chiamati ad essere alberi di giustizia. Letteralmente querce di giustizia, o piante forti nel giardino di Dio, piantate da lui, in modo che attraverso di esse potesse essere glorificato. Nulla dà così tanta gloria a Dio come la provata giustizia del suo popolo. 

Applicazione

Come possiamo dare vita al testo, cosa ci dice questo adesso?

Sembra che queste belle parole non siano realistiche, sembra di ascoltare qualcosa di poetico, giusto? Però, se guardiamo al mondo intorno a noi vediamo poveri, oppressi, schiavi moderni, tante persone con il cuore spezzato, tante persone che hanno bisogno di conforto. 

Qual è la causa di tutti questi problemi? Il peccato! I ricchi che opprimono i poveri, i sovrani che abusano degli altri come schiavi, relazioni interrotte, famiglie distrutte, paesi distrutti.

Ma sappiamo che Gesù è già venuto per portare conforto, per portare la soluzione tramite la sua morte. Solo a volte non lo vediamo ancora. Gesù ha già vinto il peccato, ma ora offre a tutti l’opportunità di seguirlo. Credere in Lui. Ora viviamo nell’anno della grazia, che dura da oltre 2700 anni. La grazia di Dio è molto, molto, incredibilmente grande.

Se Dio ci ha mostrato tanta grazia, quanto più non possiamo trasmettere la sua grazia? Nel mondo che ci circonda, al lavoro, nelle nostre famiglie.

Quanta grazia offriamo agli altri? Se commettono un errore? Quanta grazia diamo al lavoro? A scuola? Ringraziamo per la grazia che abbiamo ricevuto come cristiani. 

E passiamola alle persone che ci circondano.

Un’altra applicazione è questa. Quale dei compiti ti piace di più? Lo sai che non solo Gesù, ma anche noi come credenti, siamo stati messi a parte.  Siamo messi a parte per Dio, anche noi siamo unti con lo Spirito Santo. Anche se non lo senti: una persona che ha accettato Gesù ha lo Spirito Santo. Ciò significa che questo compito vale anche per noi.

Così, come nell’Antico Testamento, i re, i profeti e i sacerdoti erano unti, come separati per Dio, così il cristiano è santificato dallo Spirito Santo per Dio, sia nella sua posizione che nel suo servizio. Paolo scrive in 2 Corinzi 1:21

2 Corinzi 1:21 È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, 22 ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori.Quali compiti ha posto Dio sul tuo cuore?

Concludiamo leggendo un altra volta Isaia 61:1-3